Per la serie “piccole Mps crescono”, è di oggi la notizia che è stata commissariata la Banca Popolare di Spoleto.
Dal mio punto di vista la notizia non va presa sottogamba pensando che “tanto è una piccola banca”.
Innanzi tutto si tratta di un titolo quotato a Piazza Affari e si tratta quindi dell’ennesima figuraccia che l’Italia fà davanti agli investitori esteri, come se non bastassero i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto altri titoli quotati (Mps, Eni, Saipem o Finmeccanica).
Inoltre questa vicenda presenta ancora dei contorni poco definiti che i comunicati odierni non hanno chiarito.
La cautela è resa ancora più necessaria se si considera che in questa vicenda pare che sia implicato in qualche modo anche il Mps, come ipotizza il Sole24Ore in questo articolo.
Il comunicato che ho trovato sul sito di Borsa Italiana si conclude con la frase “la clientela potrà quindi, con rinnovata fiducia, continuare a rivolgersi agli sportelli della Banca, che prosegue regolarmente la propria attività”.
Vi confesso che le parole “rinnovata fiducia” mi si sono strozzate in gola.
Se io fossi un correntista di questa Banca, piuttosto che affidarmi alle parole di chi doveva controllare e per anni ha fatto finta di non accorgersi di niente, inizierei a prendere qualche provvedimento concreto.
In pratica prenderei i miei soldi ed andrei in un altro Istituto di credito…
Magari avrò paura anche della mia ombra e tra qualche tempo tutto si sarà risolto senza conseguenze negative, ma personalmente preferisco sempre seguire il detto “prevenire è meglio che curare”!
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