Banche e obbligazioni convertibili

Le banche italiane (in realtà anche quelle francesi e tedesche) sono in forte difficoltà e necessitano di nuovi aumenti di capitale per diventare più robuste. In pratica busseranno alla porta dei propri azionisti per chiedere un nuovo sforzo economico, che in parole povere significa mettere mano al portafoglio e tirare fuori i dindi…
E sarebbe la seconda volta nel giro di pochi mesi. Ieri ha iniziato Banca Popolare di Milano (credo che chi intende non aderire all’aumento farebbe meglio a vendere i diritti nei primi giorni perchè in genere i diritti tendono a deprezzarsi man mano che si avvicina la fine del periodo dell’aumento di capitale), ma altre banche seguiranno.
Probabilmente prima di procedere con l’aumento molte banche tenteranno la carta del richiamo anticipato delle obbligazioni convertibili.
Probabilmente seguiranno questa strada Banco Popolare e Ubi Banca.
Forse anche la convertibile di Banca Carige.
Non è un caso che le quotazioni delle CV Banco Popolare e Ubi Banca negli ultimi giorni siano salite parecchio.
Il rimborso, che potrà avvenire in azioni o in un mix tra denaro ed azioni, non avverrà ad un controvalore inferiore a 100.
E’ possibile che il rimborso avverrà con un controvalore del 110% che significa un bonus aggiuntivo.

Ho segnalato queste obbligazioni nel corso degli ultimi mesi ed al momento le mantengo.
Probabilmente le venderò prima del rimborso effettivo per non trovarmi in mano azioni che poi dovrei rivendere sul mercato e rischiare un prezzo di eseguito sensibilmente inferiore al prezzo a cui mi saranno consegnate.

buon trading

gab

 

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