Le proposte indecenti di una banca…

Una banca ha proposto ad una cliente le seguenti alternative di investimento:
pronti contro termine di 12 mesi al tasso del 1,85% lordo annuo
fondo di investimento obbligazionario di breve termine area euro

Siamo di fronte all’ennesimo esempio di malcostume bancario, di conflitto di interessi e di proposte indecenti che vanno rifiutate!

Cerchiamo di illustrare i difetti di queste proposte:

1 – Alla cliente non sono stati richiesti “obiettivi e necessità“. L’impiegata non ha messo in atto nessuna forma di “pianificazione finanziaria” ma si è limitata a dire “ha questi soldi sul conto corrente, le conviene metterli qui…”.

2 – Non hanno analizzato il portafoglio della cliente. In questo caso il rischio concreto è quello di sbilanciare ed aumentare in modo significativo il rischio di portafoglio. Hanno proposto un fondo di investimento che investe in titoli di stato europei senza chiedere alla cliente se in portafoglio aveva già dei titoli di stato italiani o europei. In questo modo si vanifica la “diversificazione” che in questo momento è la prima regola da rispettare quando si compone un portafoglio.

3 – Il pronti contro termine proposto offre un rendimento negativo in termini reali, ossia non copre dalla perdita di potere di acquisto causata dall’inflazione. Un rendimento nominale del 1,85% in un contesto di inflazione intorno al 3% significa ottenere un rendimento reale negativo. Il rendimento reale negativo ammonta a -1,10% circa. In pratica hanno offerto un prodotto che su base annua fa perdere -1,10% di potere di acquisto alla cliente.

4 – Il fondo di investimento consigliato investe quasi esclusivamente (90% del portafoglio)  in titoli di stato italiani, come si può rilevare sul sito Morningstar, ha un costo di gestione annua del fondo che ammonta allo 0,4% e dal 2008 ad oggi ha sempre fatto peggio del benchmark di riferimento. Mi sembra un pessimo consiglio sotto ogni punto di vista!
Primo: il gestore ha sempre fatto peggio del parametro di riferimento (benchmark) per cui sarebbe da scartare solo per questo difetto!
Secondo: perché pagare ogni anno una commissione di gestione dello 0,4% (del nostro capitale) ad un gestore incapace, quando potremmo benissimo acquistare direttamente noi i titoli di stato pagando solo la commissione di acquisto e risparmiando un sacco di soldi?

Perché in banca non hanno spiegato alla cliente che il fondo di investimento hai dei costi di gestione annui?

Perché non hanno spiegato alla cliente che il fondo è sbilanciato in titoli di stato italiani?

Perché non hanno illustrato la possibilità di acquistare direttamente un titolo di stato con un notevole risparmio per la cliente?

La risposta a queste domande è una sola: conflitto di interessi!
La banca ha interesse a vendere il prodotto su cui guadagna di più, anche a costo di danneggiare la cliente!

In questi casi, il mio consiglio è sempre di:
protestare per iscritto, spargere voce e scrivere lettere ai giornali! Non è più il momento di tacere e sopportare in silenzio! E’ il momento di ribellarsi a queste prese per il culo!
cambiare banca e possibilmente passare ad una banca online (ci sono banche che offrono commissioni di 3-4 € per acquistare azioni o obbligazioni ed hanno conti correnti a spese nulle o comunque molto contenute)
diventare padroni del proprio denaro! Iniziare a gestire in prima persona i propri risparmi non è difficile come vogliono farci credere! Anzi, direi che fare peggio dei consigli della propria banca sia quasi impossibile! Basta solo un po’ di buona volontà…

 

buon trading

gab

 

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