In questi giorni stiamo assistendo ad un generale aumento dei prezzi che però si caratterizza per la mancanza di volumi.
E senza volumi i rialzi solitamente durano poco e lasciano qualcuno con il cerino in mano!
Ma precediamo con ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione degli indici e dei principali titoli.
A livello operativo i dati importanti ed utili da analizzare sono:
– Volumi: c’è una generale assenza di volumi e quando, in un contesto fondamentalmente ribassista, i prezzi salgono senza volumi significa che quello attuale è solo un rimbalzo e non una inversione di tendenza.
Gli unici titoli con volumi sono Tenaris e Unicredit.
– Forza Relativa: fa un po’ effetto vedere il nostro indice Ftse Mib con una “forza relativa” maggiore del Dax, era un bel pezzo che non accadeva. Semplificando al massimo, la forza relativa misura il rapporto di forza tra due indici e stima quello che in questo momento è più forte.
Dall’inizio del rimbalzo ad oggi il nostro indice è più forte di quello tedesco.
Se infatti guardiamo gli indici notiamo che il Ftse Mib ha minimi crescenti e quindi è impostato al rialzo nel breve periodo, mentre il Dax è in congestione laterale.
Ovviamente c’è una spiegazione a questo fenomeno: il rimbalzo in atto sui mercati è trainato dai titoli del settore bancario, mentre i titoli industriali sono fermi al palo e si muovono in laterale.
L’indice italiano è pieno di bancari mentre il Dax è prevalentemente a carattere industriale.
Ecco spiegato quindi come mai l’indice italiano sta sovraperformando l’indice tedesco.
I problemi finanziari sono ancora tutti sul tavolo.
Ad esempio, soluzioni al problema Grecia ancora non ce ne sono.
Anche i problemi economici sono ancora tutti lì da risolvere: siamo ancora a rischio recessione, la disoccupazione è sempre alta e l’inflazione (almeno in Italia) ha rialzato la testa e da 2,7% si sta portando al 3% su base annua.
Il fatto che i problemi economici siano ancora da risolvere è testimoniato dai titoli bancari che sono quasi tutti in congestione e si muovono in laterale.
La lista degli industriali in congestione è lunga: Enel Gree Power, Buzzi, Exor, Luxottica, Pirelli, Prysmian, Brembo, Geox, De Longhi, Campari, Diasorin, Indesit, Trevi ed Italcementi.
Tra i titoli al rialzo in questo momento troviamo:
– Eni, che dopo aver disegnato un “doppio minimo” (configurazione grafica di inversione di tendenza con implicazioni rialziste) sale ma senza volumi.
– Fiat, che ha rotto al rialzo la fase di congestione laterale ma anche in questo caso in assenza di volumi. Inoltre il titolo Exor è ancora in congestione e non conferma la consistenza della tendenza.
– Unicredit, che sale con forza e volumi. Non inseguo il titolo. Se riparte e conferma però bisognerà intervenire in acquisto.
– Autostrade Torino Milano, che rompe al rialzo una congestione sui minimi con volumi in forte aumento. L’ipotesi che siamo di fronte ad una inversione di tendenza è concreta. Aspetto conferme per intervenire ma è un titolo interessante e da seguire con attenzione.
– Biesse è sui minimi ma ci sono indici di inversione di tendenza. I volumi sono in aumento e confermano che siamo su un livello cruciale. Da seguire con attenzione.
– Rcs sale con volumi. Da seguire perchè potrebbe essere in fase di inversione di tendenza.
In definitiva, la situazione è ingarbugliata.
Da un lato i problemi economici e finanziari sono ancora da risolvere.
Dall’altro lato qualche titolo che mostra segnali interessanti e rialzisti inizia ad esserci.
Siamo quindi di fronte ad una situazione non facile dal punto di vista operativo.
O meglio, la difficoltà è nell’incontrare segnali di acquisto a “rischio contenuto”.
In ogni caso il campo è il giudice, per cui se ripartiremo al rialzo chiuderemo gli occhi ed acquisteremo.
Ne parleremo meglio domani sera nella video conferenza gratuita in cui come al solito farò l’analisi del mercato e delle migliori opportunità operative e risponderò alle vostre domande e farò delle analisi a richiesta.
L’appuntamento è dalle 21 alle 22,30 e come al solito la partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi cliccando qui.
buon trading
gab
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