I mercati finanziari sono in una situazione di incertezza.
Una prima ventata di incertezza proviene dall’eterna vicenda greca che non si è ancora conclusa ed è una partita tutt’ora aperta. Vedremo giovedì, alla chiusura del periodo dell’offerta di scambio, quale sarà il risultato e quale sarà la reazione degli operatori.
Una seconda ventata di incertezza coinvolge l’impostazione grafica dei principali indici mondiali.
A livello di indici azionari, l’impostazione resta rialzista con minimi crescenti ma contemporaneamente iniziano a delinearsi delle “divergenze ribassiste” sui principali indicatori di velocità che segnalano il formarsi di un’area di massimo dei prezzi ed una possibile correzione in arrivo.
Non dimentichiamo inoltre che i principali indici mondiali si trovano a contatto con importanti livelli di resistenza.
Contemporaneamente il Bund tedesco è sui massimi e tenta di portarsi oltre l’area di resistenza di 140 punti.
A livello grafico quindi gli indici sembrerebbero su un massimo e maturi per una breve correzione.
In un contesto normale avrei iniziato quindi ad accumulare posizioni short in attesa del delinearsi della correzione.
Nella realtà a sposare il quadro ribassista si rischia di fare i conti senza l’oste Mario Draghi che ha inondato di liquidità il mercato.
Tutta questa liquidità tende a sostenere i listini per cui si rischia di entrare in un limbo in cui il mercato è troppo debole per salire e troppo forte per scendere.
buon trading
gab
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