Nei libri di analisi tecnica è descritto che operare al ribasso ed operare al rialzo è uguale. In pratica affermano che operare short sarebbe l’immagine speculare dell’operare al rialzo (long). Nella realtà questa è una leggenda metropolitana…non è vero!
Un vecchio detto di borsa ricorda che “si sale per le scale e si scende con l’ascensore”.
Questo significa che un mercato per salire è sempre lento, ha bisogno di tempo e procede a passi lenti come un anziano dal passo incerto.
Il mercato rialzista concede quasi sempre lo spazio per acquistare.
Il mercato ribassista al contrario è veloce, fulmineo e scende in verticale.
In pochi giorni brucia il rialzo costruito in giorni o settimane.
Nell’operare short il tempismo e la velocità sono tutto.
La prima differenza è quindi di tempistica operativa.
La seconda differenza è tecnica.
Se io acquisto un’azione (apro una posizione al rialzo) e non rispetto lo stop loss (vendita in perdita per proteggere il capitale fino a quando la perdita è piccola a non influenza il capitale dedicato al trading), posso mantenere il titolo in portafoglio anche per lunghi anni. Nel mentre percepisco un dividendo annuo.
Al peggio mantengo in vita una posizione perdente ma percepisco sempre un dividendo.
E’ possibile quindi fare il “cassettista” con una posizione al rialzo.
Nell’ipotesi peggiore, ossia nel caso di fallimento della società, perdo l’intero capitale investito.
E’ brutto ma la perdita è quantificabile fin dall’inizio. E’ quindi un rischio che possiamo gestire e calcolare.
Operare short significa vendere qualcosa che non abbiamo, facendocelo prestare e pagandone l’affitto.
Vendere short un’azione comporta proprio questa sequenza di operazioni.
Questo significa che se entriamo short e la posizione procede nella direzione opposta a quanto avevamo ipotizzato (cioè il titolo inizia a salire) e noi non applichiamo lo stop loss, siamo poi costretti ad inseguire il titolo.
Prima o poi dobbiamo chiudere l’operazione. Inseguire un titolo al rialzo ci espone a una perdita illimitata.
Non è possibile aprire quindi una posizione short e mantenerla nel cassetto per un lungo periodo.
Queste sono le differenze base tra operare al rialzo o al ribasso sulle azioni.
Operare al rialzo è più sicuro o almeno espone ad un numero minore di rischi.
Operare short, al ribasso, invece comporta un grado di rischio maggiore.
Ecco spiegato dunque il motivo per cui su questo sito, nonostante abbia una visione ribassista da un sacco di mesi, vado ad indicare principalmente operazioni al rialzo e solamente poche operazioni short.
Se riprenderà vigore nuovamente la tendenza ribassista indicherò anche operazioni short ma solo se manterranno un basso livello di rischio (per quando non esista un rischio “basso” sui mercati finanziari), ossia lo stop loss non sia troppo oneroso.
Ogni giorno ho migliaia di lettori, preferisco essere prudente.
buon trading
gbellelli
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