Il mercato resta in bilico e c’è il rischio di una nuova discesa.
L’impostazione grafica è chiara e nitida… I massimi dell’indice Ftse Mib sono decrescenti segno che i venditori sono disposti a prezzi man mano inferiori pur di sbolognare le azioni.
Al contrario i minimi sono allineati ed i compratori non sono disposti ad accettare prezzi man mano crescenti. Segno che non c’è fiducia nel futuro a breve termine. La situazione irlandese, di cui abbiamo già parlato su queste pagine, il rischio di contagio e le tensioni sui mercati valutari non rasserenano gli animi.
Indipendentemente dai motivi dell’attuale paura, i minimi che delineano l’area di supporto sono posti a 20.000 punti.
Se le quotazioni scendono sotto quest’area di prezzo c’è il rischio di un’accelerazione al ribasso delle quotazioni.
Il nostro indice però è il peggiore tra le borse occidentali.
Il Dax tedesco è sui massimi di periodo anche se sembra avere poca benzina in corpo.
Stesso discorso anche per Nasdaq e S&P500: massimi di periodo ma poca benzina in corpo.
Il quadro che emerge mostra un Ftse Mib con un andamento peggiore (in termini tecnici si dice che “sottoperforma”) rispetto agli altri indici esteri.
Il motivo è che l’indice italiano è largamente composto da titoli bancari.
In un momento in cui i bancari sono deboli il loro andamento penalizza l’intero paniere.
buon trading
gbellelli
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