C’è una notizia che è passata in secondo piano ma che invece secondo me è importante diffondere perché fotografa in modo impietoso la realtà italiana.
Nel 2010 l’Irlanda è stata costretta a chiedere aiuto all’Unione Europea perché da sola non sarebbe stata in grado di finanziarsi a tassi di interesse sostenibili, soprattutto su scadenze medio-lunghe come un titolo a 10 anni. Da quel momento gli irlandesi hanno iniziato a rimboccarsi le maniche, hanno varato riforme serie e strutturali con un occhio di riguardo all’economia ed evitando di cadere in recessione.
Dopo alcuni anni in castigo è di questi giorni la notizia che l’Irlanda è tornata a finanziarsi sui mercati emettendo un titolo di stato decennale.
Non solo è riuscita a finanziarsi da sola ma le richieste sono state talmente alte che è stato aumentato l’ammontare inizialmente previsto.
Come se non bastasse l’Irlanda è anche riuscita a spuntare un basso tasso di interesse.
Per intenderci: il tasso di interesse ammonterà al 4,15%, che è inferiore al tasso che sul decennale pagano Italia e Spagna.
La strada per l’Irlanda è ancora lunga e le difficoltà non mancano, come un debito pubblico che lambisce il 120% rispetto al Pil, ma la rotta verso la salvezza sembra segnata.
Non è un caso che l’agenzia Standard & Poor’s abbia migliorato l’outlook portandolo da “negativo” a “stabile”, e se si continuerà su questa strada è possibile anche un miglioramento del rating che ad oggi corrisponde a BBB+.
Questo dimostra che affrontare i problemi in modo concreto e senza interessi di bottega ripaga.
I nostri politici dovrebbero prendere esempio!
Ricordo i prossimi appuntamenti con la formazione:
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gab
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