Ipo Sea: sottoscrivere o non sottoscrivere?

Nei prossimi giorni verrà quotato sul mercato azionario italiano un nuovo titolo che si chiama Sea.
In molti mi chiedono se conviene aderire ed acquistare il titolo oppure se è meglio stare fermi.

Sea è la società che gestisce gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa.

Partiamo dalle caratteristiche tecniche: l’offerta pubblica, che in gergo si chiama “Ipo”, per sottoscrivere il nuovo titolo è attiva dal 19 al 30 Novembre.
Il prezzo di vendita verrà fissato entro il 28 Novembre ed oscillerà tra un prezzo minimo di 3,20 ed un massimo di 4,30 € ad azione.
L’offerta riguarderà il 21 o il 23,80% del capitale per cui il titolo non sarà scalabile.
Il primo giorno di quotazioni è previsto per il 6 Dicembre.
Per chi le sottoscriverà e le manterrà in portafoglio per 12 mesi in modo continuativo è prevista l’attribuzione regalo di 1 azione ogni 20 possedute.

La domanda centrale è: richiedere o non richiedere le azioni Sea?
Io non ho alcun dubbio in proposito e personalmente non parteciperò a questa Ipo!

I motivi sono numerosi; tra essi citerei in ordine sparso:

– Le statistiche dicono che la stragrande maggioranza di matricole scende di prezzo nel corso dei mesi successivi alla quotazione. Dal 2006 ad oggi solo 5 azioni sono salite rispetto al prezzo dell’Ipo (Banca Generali, Diasorin, Yoox, Ferragamo e Brunello Cucinelli ) mentre ben 39 sono scese. Alcune hanno addirittura portato i bilanci in tribunale.

– Il settore in cui opera la società non è dei più floridi e la crisi economica (aria di recessione) può ulteriormente peggiorare la situazione.

– C’è attrito tra i soci, ossia tra comune e Provincia di Milano da una parte e fondo F2i dall’altra. Per sincerarsene basta andare su Google alla sezione “news” e digitare “f2i” per consultare parecchi articoli di giornale sull’argomento.

– Le Ipo si fanno per due distinti motivi: per finanziare un piano di crescita oppure per fare cassa. Nel caso specifico temo che il motivo sia quello di rimpinguare le casse di Provincia e Comune con i soldi dei piccoli azionisti.

– In genere le azioni in sottoscrizione riflettono prezzi e valutazioni molto alte e gonfiate rispetto al loro valore reale. Se io fossi un imprenditore all’atto di quotare una mia azienda, cercherei di spuntare il prezzo massimo e di massimizzare le mie entrare. Credo che l’imprenditore che vende e monetizza quindi il lavoro di una vita tenda a fare il proprio interesse piuttosto che fare volontariato con i piccoli risparmiatori.

– Un mio caro amico e collaboratore dice sempre che “si condividono i debiti e non i guadagni”. Se ho un’azienda in perfetta salute perché devo cercare soci con cui condividere gli utili?

– Non è scalabile

– Non apprezzo le Ipo lanciate con la formula tipica del supermercato, ossia che regalano azioni a chi mantiene l’investimento per 12 mesi continuativi. Mi sembra una trovata di marketing e uno specchietto per le allodole. La merce buona non ha bisogno di questi mezzi per essere venduta. Se si ricorre al marketing per invogliare a sottoscrivere l’acquisto di azioni, secondo me c’è di che pensare…

 

In definitiva vedo numerose criticità e non vedo grandi pregi…
Non ho la sfera di cristallo e non so dove si dirigeranno le quotazioni di Sea ma nel dubbio personalmente evito di sottoscrivere.

 

Vi comunico le prossime giornate di formazione gratuita a cui sarò presente.

 

24 NovembreMilano
“Fare trading in modo profittevole”
Sarà una giornata molto concreta e pratica, durante la quale spiegherò alcune tecniche e fornirò ai partecipanti i codici degli explorer e dei trading system.
In questo modo ogni partecipante sarà direttamente operativo dal giorno successivo.

 

30 Novembre a Firenze
“Tecniche di trading intraday e multiday”
Sarà un incontro molto concreto e pratico, partendo dall’idea di base mostrerò come sviluppare e valutare correttamente una strategia di trading profittevole e replicabile da tutti in modo oggettivo.

 

buon trading

gab

 

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