Disinformazione a mezzo stampa, ovvero la “favola” di Prada, Linkedin e della “febbre da Ipo”

In queste ultime settimane sulla stampa sono comparsi numerosi articoli che narrano di una nuova “febbre da Ipo” che colpirebbe le matricole, ossia i titoli neo quotati.
Addirittura, con sprezzo del ridicolo, qualche giornalista inizia anche a citare la “bolla tecnologica” degli anni 2000!
Ma siamo sicuri che la realtà descritta ai risparmiatori corrisponda al vero?

Iniziamo dall’ultima operazione, ossia la quotazione ad Hong Kong dell’italianissima Prada.
Sulla stampa ho letto frasi del tipo “debutto positivo” oppure “brindisi per Prada al debutto”…Nella realtà il titolo ha guadagnato lo 0,25%!
Onestamente a me non sembra un gran debutto e non vedo brindisi!
Un debutto con il botto secondo me è un +10%, un +20% o roba simile, non certo un misero +0,25% (magari effettuato grazie alle banche collocatrici che hanno sostenuto le quotazioni perchè non scendessero sotto il prezzo di quotazione!).

L’altra Ipo spesso citata in questi giorni è quella di Linkedin, il cui debutto è stato spesso paragonato alla bolla speculativa del 2000 quando ogni titolo tecnologico volava alle stelle.
Sicuramente Linkedin ha fatto un debutto con il botto con performance stellare ma poi nessun giornalista ha raccontato il seguito.
Si continua a citare negli articoli solo il debutto ma non si racconta il proseguo.
Dal prezzo di debutto il titolo infatti ha perso oltre il 40%, passando da 105 a poco meno di 70 $.
Anche qui quindi la stampa non ce la racconta giusta: il debutto sarà anche stato positivo ma scrivere di bolla speculativa su un titolo che poi perde subito oltre il 40%, onestamente mi sembra fuori luogo.

buon trading

gab

 

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