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Bernanke e la Grecia portano tempesta sui mercati finanziari

Mi scuso per il silenzio degli ultimi giorni e per non aver risposto a tutti i lettori che mi hanno scritto, ma in questi giorni sono in vacanza.
Approfitto del week end per fare il punto della situazione sui mercati finanziari, dove negli ultimi giorni c’è stata tempesta.

Il primo fattore ribassista sono state le parole di Bernanke, che ha annunciato l’intenzione di voler chiudere il portafoglio, ossia entro metà del 2014 terminerà il QE e la valanga di liquidità che negli ultimi mesi ha inondato il mercato e sostenuto le quotazioni.
A questa notizia, che avevo ipotizzato nelle scorse settimane e che non è stata certamente un fulmine a ciel sereno, Wall Street ha immediatamente ingranato la retromarcia.
A peggiorare le cose ci si mette anche la nuova puntata della “tragedia greca”, con il governo che traballa e il Fondo Monetario Internazionale che minaccia di bloccare gli aiuti economici.
Attualmente l’impostazione dei principali indici, almeno nel breve periodo, è ribassista: sia il Dax tedesco che l’S&P500 americano infatti si trovano ad un valore inferiore rispetto all’indicatore Supertrend.
L’immagine sottostante mostra l’indice americano S&P500, dove sono visibili sia la rottura ribassista del canale rialzista di fondo, sia le quotazioni inferiori al Supertrend (linea rossa) sia i minimi ed i massimi decrescenti di breve periodo.

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Nettamente al ribasso anche il nostro indice, che stava a galla quando tutti gli altri salivano ed ora che tutti traballano scende in verticale.
Il Ftse Mib, che è stato trainato al ribasso dai titoli del settore bancario, adesso sta andando a testare il supporto che passa in area 14.855-15.000 punti.
Al momento non ci sono divergenze rialziste su base giornaliera sugli indicatori di velocità, per cui ci potrebbero essere ulteriori movimenti ribassisti dei prezzi

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Analizzando i singoli titoli emerge che molti presentano una situazione di eccesso ribassista sulle bande di Bollinger oppure sono in prossimità di livelli di supporto, è quindi possibile che il nostro mercato rimbalzi ma temo che sarà solo il rimbalzo del gatto morto.
A livello generale temo infatti che il ribasso generale dei mercati non sia terminato.
La discesa dei bancari potrebbe però rivelarsi positiva per l’obbligazione convertibile Banco Popolare con scadenza Marzo 2014, che sotto 100 diventerebbe nuovamente interessante.

 

buon trading
gab

 

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