Oggi dedichiamo l’articolo alla descrizione di uno dei certificati che appartengono alla nuova emissione di BNP Paribas che si caratterizza per una cedola incondizionata, ossia pagata indipendentemente dall’andamento dei sottostanti e per la barriera discreta posta al 50% per cui regge un ribasso del 50% dei sottostanti.
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Un esempio è il certificato “premi fissi” con isin NLBNPIT1SNZ3, emesso da Bnp Paribas e costruito su un paniere di titoli appartenenti al settore delle banche: Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM.
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Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “premi fissi” che appartiene alla tipologia dei “fixed cash collect”
-l’Emittente è BNP Paribas
-Il codice isin è NLBNPIT1SNZ3
-Obiettivo finanziario: entrata periodica
-Tipologia: capitale condizionatamente protetto
-La quotazione attuale del certificato è in area 99,80 – 100
-La scadenza naturale è prevista il 16/08/2026, salvo che si attivi l’opzione “callable” che prevede il richiamo anticipato del certificato rispetto alla sua naturale scadenza
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana
-Il sottostante è costituito da un paniere composto da Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM
-Lo Strike è posto rispettivamente a 22,24 euro per Unicredit, a 2,5455 euro per Intesa Sanpaolo e a 4,327 euro per Banco BPM
-La barriera, che è “discreta”, ossia attiva solo a scadenza, ed è posta al 50% per cui regge un ribasso del 50% del sottostante “worst of”
-I livelli della barriera sono posti rispettivamente a 11,12 euro per Unicredit, a 1,2728 euro per Intesa Sanpaolo e a 2,1635 euro per Banco BPM
-La struttura cedolare è quella classica di un fixed cash collect che prevede il pagamento “incondizionato” della cedola
-L’importo della cedola ammonta al 0,90%
-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 10,80%
-È prevista l’opzione “callable” a partire dalla data di rilevazione di maggio 2024: questa opzione si caratterizza perché a discrezione dell’emittente e non automatica come nel caso dei classici “autocall”
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse
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Analisi della struttura del certificato
La prima data di rilevazione si è già verificata e la cedola è già stata pagata.
In occasione delle prossime otto date di rilevazione la cedola è incondizionata per cui sarà erogata indipendentemente dall’andamento del sottostante.
In occasione di queste date di rilevazione non attiva la possibilità che il certificato venga richiamato in anticipo rispetto alla naturale scadenza.
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A partire dalla data di rilevazione di maggio 2025 e fino a scadenza si attiva l’opzione callalbe per cui si potranno verificare due scenari:
-l’emittente esercita la facoltà di esercitare l’opzione call per cui rimborsa il certificato in anticipo rispetto alla naturale scadenza: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale e quindi 100 euro e paga l’ultima cedola dello 0,90%.
-l’emittente non esercita l’opzione call: in questo caso il certificato paga la cedola incondizionata, non rimborsa e resta in vita fino alla successiva data di rilevazione.
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Salvo richiamo anticipato da parte dell’emittente questi due scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nell’agosto 2026.
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A scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 100 euro e la cedola dello 0,90%.
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale per cui il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formula (prezzo finale/Strike)*100 e si prende a riferimento il sottostante “worts of”, ossia che durante la vita del certificato ha realizzato la performance peggiore.
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L’analisi di scenario a scadenza di Cedlabpro evidenzia il rendimento asimmetrico di questo certificato che permette ad un investitore di ottenere un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 48% del sottostante “worst of”.
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Se desideri conoscere gli altri certificati che appartengono a questa nuova emissione, clicca su questo link
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Buon investing!
Gabriele
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