Il nostro indice Ftse Mib fallisce (almeno momentaneamente) la rottura dell’importante livello di resistenza di area 18.100 punti che poteva rappresentare un segnale di inversione di tendenza di medio periodo.
Nonostante la correzione degli ultimi due giorni la tendenza di breve periodo resta ancora positiva, e se i nostri politici si dimostreranno maturi e coscienziosi potrebbe anche ripartire l’assalto all’area di resistenza.
Ansaldo fallisce la rottura della resistenza di area 7,25 €.
Le quotazioni restano deboli in un limbo di incertezza compresa tra l’area di supporto di 6,50-6,60 € e la resistenza di 7,25 € senza fornire spunti operativi degni di nota.
Interessante sottolineare come i volumi siano stati bassi durante questi ultimi due giorni di correzione.
Atlantia continua l’impostazione rialzista con minimi e massimi crescenti e si registra un ritorno della “forza relativa”.
Un titolo sicuramente da monitorare in chiave rialzista anche se al momento non presenta un punto di ingresso definito e a basso rischio.
L’ultima settimana prima della scissione porta il titolo Autogrill a travolgere di forza la resistenza di area 12,22 €.
Personalmente ho chiuso le posizioni rialziste sul titolo.
Vedremo la prossima settimana quali saranno i prezzi di Autogrill nella versione autostradale e di World Duty Free (Wdf) che debutterà il prossimo martedì 1 Ottobre.
Azimut continua nella sua impostazione di fondo chiaramente rialzista con minimi e massimi crescenti, come si vede nel sottostante grafico su base settimanale (ogni barra rappresenta infatti una settimana di contrattazioni).
Fari puntati quindi sull’area di resistenza che coincide con i massimi storici perché la violazione di quel livello operativo farà scattare l’ennesimo segnale rialzista sul titolo Azimut.
Banco Popolare: la tendenza di medio periodo resta di congestione laterale, come illustrato nell’immagine sottostante.
Mps presenta una curiosa situazione di incertezza: sul grafico sono evidenti una congestione laterale di breve periodo all’interno di una congestione triangolare di medio periodo.
Titolo interessante da monitorare perché quando la congestione terminerà le quotazioni prenderanno una direzione chiara che sarà da cavalcare.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna: il titolo fallisce nuovamente la rottura rialzista degli attuali livelli di resistenza ed in questo modo denota parecchia debolezza.
Al momento non vedo spunti operativi degni di nota.
Banca popolare di Milano: le quotazioni presentano un breve periodo al rialzo ma all’interno di un contesto di medio periodo di congestione laterale.
Personalmente preferisco operare al rialzo sui titoli che presentano congiuntamente una tendenza rialzista sia di breve che di medio periodo.
In quest’ottica preferisco privilegiare l’operatività su altri titoli bancari sebbene il trend di breve periodo sia al rialzo e l’attuale debolezza è probabile che si rivelerà un’occasione di ingresso.
Campari si presenta impostato al rialzo e con le quotazioni incollate ai massimi storici, come illustrato nel sottostante grafico.
Fari puntati sul massimo storico che, se verrà rotto al rialzo, farà scattare l’ennesimo segnale di ingresso sul titolo.
Enel Green Power disegna una congestione triangolare.
L’incertezza è elevata, per cui è saggio aspettare a bordo campo che i prezzi escano dall’attuale fase di congestione prima di prendere posizione sul titolo.
Eni: il titolo continua a muoversi debolmente all’interno della tendenza laterale di medio periodo e non presenta spunti operativi degni di nota.
Exor: tendenza rialzista dei prezzi accompagnata da una buona forza relativa.
Oltretutto le quotazioni si trovano sui massimi storici e dimostrano quindi un buon tono di forma.
E’ un titolo da monitorare attentamente per valutare un acquisto su debolezza non appena le quotazioni scenderanno in ipervenduto e disegnano un reversal day rialzista.
Fiat: congestione in atto con minimi crescenti e massimi allineati.
Da monitorare in attesa che la situazione attuale di incertezza svanisca e che i prezzi prendano una direzione chiara.
Settimana contrastata su Fiat industrial, che prima rompe al rialzo un’importante area di resistenza e poi nell’ultima seduta della settimana sembra negare il segnale disegnando un reversal day ribassista con volumi in aumento.
Potrebbe trattarsi tanto di un pull back quanto di un falso segnale, per cui è consigliabile aspettare per vedere le reazioni dei prezzi nei prossimi giorni.
Finmeccanica continua a muoversi all’interno del canale laterale di medio periodo e non presenta quindi spunti operativi degni di nota.
Fondiaria fallisce la rottura della resistenza e rientra nella congestione laterale.
Nuovo segnale rialzista solo alla rottura del massimo di 1,724 €.
Generali: continua la tendenza di fondo rialzista sebbene con scarsa forza relativa.
Al momento non vedo spunti operativi degni di nota.
Banca Intesa: dopo la rottura della congestione laterale di medio periodo e la correzione successiva con chiusura del gap up che aveva lasciato aperto, adesso le quotazioni poggiano sulla linea del supporto dinamico.
Se il titolo disegnasse un reversal day rialzista sarebbe da mettere in portafoglio.
Luxottica continua la fase laterale dei prezzi sui massimi storici.
Il rischio è che si tratti di una fase di distribuzione dei prezzi.
Mediaset si trova in congestione laterale sui massimi di periodo.
Al momento è saggio aspettare a bordo campo che i prezzi escano dall’attuale fase di congestione e prendano una direzione precisa prima di prendere posizione sul titolo.
Saipem continua la fase laterale dei prezzi.
Al momento è saggio aspettare a bordo campo che i prezzi escano dall’attuale fase di congestione e prendano una direzione precisa prima di prendere posizione sul titolo.
Salvatore Ferragamo continua la fase laterale dei prezzi sui massimi storici.
Il rischio è che si tratti di una fase di distribuzione dei prezzi.
Stm sta disegnando una congestione stretta.
Considerando che la tendenza di fondo è al rialzo e che la prima regola di ogni investitore dovrebbe essere quella di seguire il trend, i fari sono puntati sulla resistenza di 7,14 €.
Telecom Italia: onestamente non ho le idee chiare sulla tendenza di breve periodo del titolo.
Mentre il medio periodo è nettamente al ribasso, il breve periodo non sembra invece mostrare una chiara tendenza di breve. Al momento preferisco aspettare a bordo campo su questo titolo.
Tod’s continua la fase laterale dei prezzi sui massimi storici.
Il rischio è che si tratti di una fase di distribuzione dei prezzi.
Ubi Banca: breve periodo al rialzo con forza relativa crescente.
Le quotazioni si trovano nei pressi della resistenza che caratterizza la congestione di medio periodo.
Se le quotazioni romperanno al rialzo la resistenza di 4,11 € scatterà un segnale rialzista di breve e di medio periodo.
Unicredit si trova nella stessa situazione di Ubi: tendenza e forza relativa crescente, oltre a quotazioni nei pressi della congestione laterale di medio periodo.
Se rompe al rialzo la resistenza di 5 € scatta il segnale rialzista di breve e medio periodo.
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