Panoramica dei mercati finanziari e migliori occasioni del momento

I mercati azionari restano all’interno di una fase di “risk off” che si contraddistingue, oltre che per la tendenza al ribasso dei prezzi, anche per l’elevata volatilità ed una notevole incertezza.

 

Al momento, i livelli di supporto hanno retto, come ad esempio i minimi sul grafico settimanale e mensile sugli indici americani, e si potrebbe assistere ad un rimbalzo di breve periodo ma, allargando lo sguardo, temo che la turbolenza non sia terminata.

In genere infatti i movimenti ribassisti così forti e violenti si comportano come in occasione di un terremoto in cui, dopo la scossa principale, si susseguono quelle di assestamento.

Inoltre sul mercato non si è ancora verificata una vera fase di “panic selling” per cui, anche dal punto di vista della finanza comportamentale, ritengo che ci siano i presupposti per ritenere che la tempesta non sia purtroppo terminata.

 

In ogni caso, nel breve periodo se il nostro indice riuscirà a trovare la forza per superare il massimo relativo precedente di area 19.300 punti, che costituisce un livello di resistenza di breve periodo, sarà possibile assistere ad un rimbalzo verso area 20.000-20.500 punti. 

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Un aiuto al rimbalzo potrebbe giunge dagli importanti dati macro economici attesi in uscita questa settimana, tra cui l’indice ISM manifatturiero (lunedì), Ipca e prezzi al consumo italiani (mercoledì) ma anche il tasso di disoccupazione ed i non-farm payrolls americani (venerdì).

Per consultare l’elenco completo dei principali eventi finanziari della settimana (dati macro economici, aste dei titoli di stato, dividendi, trimestrali e Cda, Opa, Ipo e Opv, ed aumenti di capitale) cliccare su questo link.

 

Dal punto di vista grafico, dopo aver trovato la forza per reggere i minimi settimanali e mensili, che in queste condizioni di mercato sono fondamentali, l’S&P500 sta tentando la strada del rimbalzo e si sta dimostrando l’indice con la maggiore forza relativa.

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Il nostro Ftse Mib, a causa della forte incidenza nel paniere del settore delle banche, resta il più debole della covata dal punto di vista della forza relativa.

Dal punto di vista grafico invece le quotazioni sono giunte su un’importante area di supporto che dovrebbe favorire un rimbalzo di breve periodo ma che è prematuro considerare come un punto di minimo di medio periodo da cui veder ripartire una nuova fase rialzista.

 

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Sempre debole anche l’azionario dei paesi mercati emergenti.

Personalmente ritengo che, fino a quando le materie prime non avranno trovato una stabilità dei prezzi, i paesi emergenti resteranno deboli e non saranno un’asset interessante da inserire in portafoglio.

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Personalmente mi aspettavo che il ribasso del mercato azionario avrebbe favorito un buon rialzo dell’oro e dell’argento ed invece il movimento di questo asset difensivo è avvenuto solo in tono minore e questo significa che la liquidità in uscita dall’azionario è rimasta prevalentemente cash oppure è stata parcheggiata sull’obbligazionario, soprattutto di breve periodo.

 

Dal punto di vista grafico, l’oro resta impostato al ribasso di medio periodo, anche se le quotazioni si stanno avvicinando a interessanti livelli di resistenza su base settimanale e mensile che sono da monitorare con attenzione.

 

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Dal punto di vista operativo è da monitorare l’ETFS physical gold che, qualora dovessere rompere i massimi settimanali e mensili, potrebbe essere inserito in portafoglio, nonostante non abbia una grande forza relativa rispetto alle altre asset class. 

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Stesse considerazioni ed implicazioni anche per l’argento che, come sa chi mi segue da tempo, è il mio preferito rispetto all’oro sia per la maggiore sottovalutazione sia per un deficit produttivo.

 

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Rimbalza il petrolio sulle notizia che Russia e paesi dell’Opec potrebbero sedersi attorno ad un tavolo per valutare un taglio del 5% della produzione.

Notizia indubbiamente positiva nel breve periodo e che da ossigeno ad un intero settore ed al mercato in generale, ma che non cambia la tendenza di medio periodo che resta ribassista.

 

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Sempre ingabbiato all’interno di una ampia fase laterale il cambio Euro-Dollaro Usa.

A livello operativo si potrebbero valutare di aprire posizione su obbligazioni in dollari Usa sui picchi in area 1,10, confidando che il prossimo marzo la BCE aumenti la base monetaria del QE.

 

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Avremo modo di approfondire tutti questi temi, entrando nel dettaglio delle strategie operative, in occasione della video conferenza gratuita di lunedì 8 febbraio intitolata “dove investire nel 2016“, durante la quale analizzerò nel dettaglio (facendo nomi e cognomi) tutte le asset class: liquidità e conti deposito, obbligazioni, azioni, materie prime (oro, argento e petrolio), senza tralasciare specifici approfondimenti su ETF, ETC e certificati.

Come al solito, la partecipazione è gratuita ma, poichè i posti sono limitati, occorre iscriversi per tempo cliccando su questo link

 

Tra i singoli titoli, i principali candidati ad un rimbalzo sono le società che hanno perso più terreno durante il recente ribasso.

In quest’ottica quindi i fari sono puntati sul settore delle banche ma, allargando lo sguardo, seguirei anche Mediaset e Tod’s.

 

Unicredit: attenzione alla resistenza in area 3,642 euro che, se rotta al rialzo in assenza di “gap up” (che in gergo tecnico è identificato da un prezzo di apertura superiore al prezzo massimo della seduta precedente), potrebbe essere sfruttata per aprire posizione al rialzo in ottica di “mordi e fuggi”.

 

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Mediaset: fari puntati sulla resistenza di 3,25 euro che, se rotta al rialzo, farebbe scattare un segnale rialzista di breve periodo sul titolo. 

 

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UnipolSai: attenzione alla resistenza in area 1,95 euro che, se rotta al rialzo in assenza di “gap up”, potrebbe essere sfruttata per aprire posizione al rialzo in ottica di “mordi e fuggi”.

 

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Tod’s: attenzione alla resistenza di 75,90 euro, oltre la quale si concluderebbe con successo un “trading gap” che potrebbe essere sfruttato per aprire una posizione rialzista sul titolo in ottica “mordi e fuggi”.

 

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Invece, tra i titoli con la migliore impostazione rialzista, supportata da una buona forza relativa, segnalo:

 

Terna che rompe i massimi storici con volumi e con un’ottima forza relativa.

Dal punto di vista operativo si tratta di un titolo che conviene acquistare su debolezza e con tecniche mean reverting.

 

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Anche Snam si trova sui massimi storici e sfoggia un buon livello di volumi e di forza relativa, ed anche in questo caso si tratta di un titolo che è consigliabile acquistare su debolezza piuttosto che sulla forza e sui breakout.

 

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Campari resta in prossimità dei massimi storici e mostra una buona forza relativa.

Dal punto di vista operativo, in questo momento non fornisce segnali di ingresso ma rientra nel manipolo di titoli bene impostati e che è da seguire con attenzione.

 

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La matricola Aeroporto di Bologna si trova sui massimi dalla quotazione che è generalmente una buona configurazione operativa.

L’eventuale rottura dei massimi, se supportata da buoni volumi di scambi, potrà essere utilizzata per prendere posizione sul titolo in ottica rialzista.

 

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Amplifon sta disegnando una congestione sui massimi storici.

L’analisi tecnica ricorda che in caso di rottura al rialzo, se supportata da volumi elevati, si potrebbero aprire posizioni al rialzo.

Personalmente però rilevo come il titolo sia spesso nervoso e generi un buon numero di falsi segnali, quando acquistato sulla forza e sui breakout per cui, in caso di rottura rialzista, sarei orientato a cercare un punto di ingresso solo in occasione del pull back.

 

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Banca Ifis si trova sui massimi storici ed è indubbiamente da monitorare con attenzione.

Qualora disegnasse una congestione sui livelli attuali e poi rompesse al rialzo l’area di resistenza, sarebbe una preda interessante da inserire in portafoglio.

 

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Cerved si trova sui massimi storici ed è quindi un titolo da monitorare con attenzione per verificare se sfonda oppure se i livelli di resistenza avranno il sopravvento.

 

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Datalogic resta sui massimi storici.

Al momento non fornisce un concreto segnale di ingresso ma rimane da monitorare con attenzione.

 

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Stesso discorso di Cerved e Datalogic anche per Engineering.

 

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Hera si trova sui massimi di periodo con un’ottima forza relativa.

Dal punto di vista operativo, i pull back possono essere sfruttati per cercare un punto di ingresso sul titolo.

 

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Reply si trova nella stessa situazione grafica ed operativa di Cerved, Engineering e Datalogic.

 

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Buon trading

Gabriele