mario draghi qe europa

Panoramica dei mercati finanziari e migliori occasioni del momento

mario draghi qe europa

 

Le banche centrali continuano a condizionare i mercati finanziari con la Fed che ha rimandato (a dicembre?) l’aumento dei tassi, e Mario Draghi che non ha scartato l’ipotesi di un maggiore impegno (in termini temporali e monetari) nel portare avanti il QE europeo.

Il risultato sui mercati finanziari è stato un indice S&P 500 che si è riportato sopra la media mobile a 200 giorni ed i titoli di stato italiani che hanno segnato nuovi minimi di rendimento, con le scadenza fino al 2017 che presentano un rendimento negativo oppure nullo.

L’indice americano S&P 500 si riporta oltre la media mobile a 200 giorni, che è un livello psicologico che funge da spartiacque tra tendenza positiva o negativa di medio periodo.

Nel brevissimo il mercato è tirato (in ottobre si è sviluppato un movimento decisamente forte e verticale) e mi aspetto una correzione che sarà da interpretare come un’occasione di acquisto.

Ricordo che a Wall street sarà una settimana importante dal punto di vista dei dati macro economici, dal momento che lunedì sarà la volta dell’indice “ISM manifatturiero” mentre venerdì toccherà ai “nuovi lavoratori dipendenti non agricoli”. 

Nel mezzo della settimana, assisteremo alle conferenze di Draghi, presidente della Bce, e della Yellen, presidente della Fed, e c’è da giurarci che le parole saranno analizzate con molta attenzione dagli operatori in attesa di capire quando avverrà l’aumento dei tassi in Usa e quali declinazioni assumerà il QE europeo.

Per consultare l’elenco completo degli eventi finanziari della settimana, cliccare su questo link.

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Anche l’Europa torna a respirare con l’indice Eurostoxx50 che, dopo l’allungo rialzista, disegna una congestione stretta a cavallo della resistenza psicologica costituita dalla media mobile a 200 giorni.

L’eventuale rottura rialzista dell’area di congestione e della media mobile farebbe nuovamente risplendere il sole sui mercati europei.

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Il nostro Ftse Mib perde forza relativa nei confronti dei principali mercati azionari, dal momento che l’attuale rialzo è guidato dai titoli industriali mentre i titoli bancari, che hanno il loro bel peso percentuale sul nostro listino, restano al palo e sono sempre incagliati all’interno delle rispettive fasi laterali di congestione.

Fino a quando i titoli bancari non riprenderanno forza e direzionalità al rialzo, è molto probabile che il nostro indice resterà debole (minore forza relativa) rispetto a quelli europei.

Sempre in riferimento al mercato italiano, ricordo che a piazza Affari continua la stagione delle trimestrali e questa settimana sarà la volta di big del calibro di Intesa, Finmeccanica, Azimut, Telecom e di molte altre società!

Dal momento che i risultati delle trimestrali possono rivelarsi un importante “market mover”, consiglio di consultare l’elenco completo, cliccando su questo link

 

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Sono nuovamente da monitorare anche i mercati emergenti ma, non tanto dal punto di vista dell’azionario, quanto piuttosto sul fronte obbligazionario.

Il mercato azionario, come illustrato nell’immagine sottostante, rimane debole e presenta ancora una scarsa forza relativa rispetto ai principali mercati mondiali per cui è un asset poco sexy in questo momento, almeno in base ai miei modelli di riferimento.

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L’obbligazionario dei paesi emergenti, soprattutto quello in valuta locale, invece è uno dei pochi asset che attualmente esprime un potenziale di rendimento e sembrerebbe essere tornato interessante.

L’unico inconveniente è che sulla testa dell’obbligazionario dei paesi emergenti rimane sospesa la spada di Damocle del rialzo dei tassi Usa ma, nonostante questa criticità, è indubbiamente un asset a cui iniziare a rivolgere l’attenzione.

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Dopo i primi timidi segnali di risveglio delle scorse settimane, l’oro e l’argento, che sono un’altra asset class che esprime un potenziale di rendimento, correggono e ritornano sotto al valore della media a 200 giorni.

Nonostante questo, restano un asset class da monitorare con attenzione…

Oro

 

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Argento

 

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Approfondiremo questi temi, entrando nel dettaglio delle relative strategie operative, giovedì sera(5 novembre) durante la  tradizionale video conferenza online e gratuita che, come di consueto, inizierà con la panoramica dei mercati finanziari per poi procedere con l’illustrazione delle migliori opportunità di investimento e di trading del momento.

Nell’ultima parte verranno analizzati i titoli a richiesta dei partecipanti.

La partecipazione è gratuita ma, poichè i posti sono limitati, è necessario registrarsi per tempo cliccando su questo link.

NB: la registrazione sarà disponibile dal giorno successivo solo agli iscritti alla conferenza o agli iscritti alla mia mailing list. 
Per chi non è iscritto, la registrazione sarà disponibile con qualche giorno di ritardo.

 

 

 

Tra i singoli titoli di piazza Affari, fari puntati su:

Banca Ifis: titolo sui massimi storici e con buona forza relativa.

La rottura del massimo storico di 23,45 euro farebbe scattare un segnale di ingresso sul titolo, che entrerebbe in territorio vergine e non avrebbe livelli di resistenza ad intralciarne la strada rialzista.

Il titolo ha già presentato la trimestrale che è riassunta a questo link.

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Azimut: dopo una fase ribassista, si risveglia il settore del risparmio gestito che mostra segnali di inversione di tendenza.

Tra i titoli del settore, una particolare forza la dimostra Azimut che rompe al rialzo il massimo relativo precedente con volumi in aumento e disegna una congestione stretta.

L’eventuale rottura della congestione stretta, e quindi di area 22,47 euro, farebbe scattare un segnale rialzista sul titolo.

Segnalo che giovedì 5 novembre uscirà la trimestrale di Azimut.

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Interpump: presenta la stessa impostazione grafica di Azimut, ossia il tentativo di inversione di tendenza, dopo una fase di ribasso.

Anche in questo caso, l’eventuale rottura del livello di resistenza, se supportata da volumi elevati, costituirà un segnale rialzista sul titolo.

Segnalo che il titolo pubblicherà la trimestrale martedì 10 novembre.

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Moncler: rimane all’interno di una fase di debolezza e l’attuale rimbalzo è da considerare un pull back.

L’eventuale rottura del minimo relativo precedente di 14,40 euro, farebbe scattare un segnale short sul titolo.

Segnalo che il titolo pubblicherà la trimestrale lunedì 9 novembre.

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Giovedì sera (5 novembresi svolgerà la tradizionale video conferenza online e gratuita che, come di consueto, inizierà con la panoramica dei mercati finanziari per poi procedere con l’illustrazione delle migliori opportunità di investimento e di trading del momento.

Nell’ultima parte verranno analizzati i titoli a richiesta dei partecipanti.
La partecipazione è gratuita ma, poichè i posti sono limitati, è necessario registrarsi per tempo cliccando su questo link.

NB: la registrazione sarà disponibile dal giorno successivo solo agli iscritti alla conferenza o agli iscritti alla mia mailing list. 
Per chi non è iscritto, la registrazione sarà disponibile con qualche giorno di ritardo.

 

 

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Buon trading
gabriele