Settimana tutto sommato positiva sui principali indici azionari mondiali che continuano a mantenere un’impostazione di fondo rialzista, anche se si inizia a notare un po’ di fiato corto dopo i recenti allunghi.
Questa situazione di minor vigore rialzista si riscontra soprattutto sul Dax e sull’S&P500 che infatti mostrano da un paio di settimane una minore “forza relativa” nei confronti del nostro indice trainato nuovamente dai titoli bancari.
S&P500: nel grafico settimanale è evidente la fase di pausa (congestione laterale) in atto sui massimi storici.
Dax: grafico giornaliero.
L’impostazione di fondo resta rialzista con minimi e massimi crescenti ma negli ultimi giorni il mercato ha perso un pò di smalto.
La mia attenzione è sempre focalizzata sul minimo relativo precedente di 9.376 punti: una rottura al ribasso di questo livello dovrebbe dare il via ad una fase di correzione.
Ftse Mib: settimana positiva per il nostro indice che, trainato dal settore bancario in grande spolvero, ritrova forza relativa nei confronti degli indici tedesco e americano.
I fari del mercato in questi giorni sono nettamente puntati sul settore bancario dove troviamo i titoli con la migliore “forza relativa”.
Non c’è dubbio che sul pull back andranno cercati punti di ingresso a rischio contenuto.
Tra i titoli più in forma di questo settore troviamo:
Banco Popolare: rialzo, volumi e forza relativa.
Gli ingredienti per fare bene ci sono tutti.
Sul pull back e la successiva ripartenza rialzista sarà da mettere in portafoglio.
Unicredit: congestione sui massimi di periodo.
Se riparte al rialzo, senza gap up, è da mettere in portafoglio.
Ubi Banca: anche questo titolo ha gli ingredienti giusti per fare bene.
Anche in questo caso aspettiamo il pull back per entrare in posizione.
Ottimamente impostata anche Banca Ifis che sta correggendo dopo una lunga tirata rialzista.
Appena disegna un reversal day rialzista sarebbe da mettere in portafoglio.
Tra i bancari è interessante anche la congestione in atto su Banco di Sardegna Risp. che sta disegnando una congestione triangolare sui massimi di periodo.
La rottura della resistenza, in assenza di gap up, di area 9,95 € farebbe scattare il segnale di ingresso.
L’unico limite di questo titolo però è la forte illiquidità che rende questa azione idonea solo a trader esperti.
Interessante anche la congestione stretta su Banca Popolare Etruria e Lazio.
Una rottura al rialzo, senza aperture in gap up, della resistenza di 0,611 farebbe scattare un buy da gestire in mordi e fuggi.
Anche in questo caso però si tratta di un’operazione con un discreto grado di rischio perché, oltre ad essere una ciofeca, si tratta di un titolo impostato al ribasso.
Tra gli altri titoli segnalerei:
Cementir: congestione stretta sui massimi di periodo, con un titolo ben impostato al rialzo e con una ottima “forza relativa”. La rottura al rialzo, in assenza di un gap up, della resistenza di 4,40 € farebbe scattare l’ennesimo segnale di ingresso sul titolo.
Yoox: tendenza primaria al rialzo con minimi e massimi contemporaneamente crescenti.
Correzione secondaria di breve periodo in atto.
Indicatori in ipervenduto di brevissimo periodo.
Appena disegna un reversal day sarebbe da mettere in portafoglio.
Pirelli: tendenza primaria al rialzo con minimi e massimi contemporaneamente crescenti.
Correzione secondaria di breve periodo in atto.
Indicatori in ipervenduto di brevissimo periodo.
Una rottura al rialzo, in assenza di una apertura in “gap up”, della resistenza di 11,87 € farebbe scattare il segnale di ingresso.
Stop loss sotto 11,66 €.
Biesse: in congestione sui massimi di periodo.
Attenzione alla resistenza.
Ferragamo: disegna con volumi molto elevati una candela “hammer” esattamente sull’area di supporto di 23,90 – 24 €.
E’ la terza volta che il titolo tocca quest’area di supporto e nelle precedenti due occasioni le quotazioni hanno sempre rimbalzato. Considerando che “non c’è due senza tre”…
Se lunedì non apre in gap up e poi rompe al rialzo il livello di 24,66 € si potrebbe tentare un ingresso al rialzo con stop loss sotto il minimo di 23,90 €.
Tra i titoli dello stesso settore anche Brunello Cucinelli si trova in una situazione simile, anche se graficamente meno interessante dal punto di vista operativo.
Probabilmente il settore del lusso sta subendo una rotazione settoriale: gli operatori hanno venduto Ferragamo, Tod’s, Luxottica e Cucinelli per acquistare i bancari.
Anche dal punto di vista dell’analisi dei volumi questo ragionamento sembrerebbe corretto.
Tra i titoli che presentano configurazioni grafiche degne di nota, segnalerei:
Acea: sempre in congestione sui massimi.
Attenzione alla resistenza.
A2a: la tendenza rialzista ha lasciato il posto ad una fase di congestione laterale iniziata lo scorso Ottobre.
La rottura della resistenza di area 0,859 € probabilmente darà il via ad una nuova gamba rialzista.
Caltagirone: titolo decisamente poco scambiato ma che sta disegnando una congestione sui massimi di periodo.
La rottura, senza gap up, della resistenza di area 2,078 € sarebbero un segnale rialzista.
Italmobiliare: titolo sui massimi di periodo.
Attenzione alla resistenza di area 26,40 €.
Geox: correzione in corso dopo l’allungo rialzista, con volumi elevati, che ha invertito la tendenza ribassista di medio periodo.
Gruppo editoriale Espresso: congestione stretta dopo una long white con volumi in aumento.
Attenzione alla resistenza di 1,455 €.
Safilo: quotazioni sui massimi di periodo. Attenzione alla resistenza di area 18,40 €.
Fiera di Milano: è un titolo che ho segnalato più volte e che ritengo interessante in ottica di medio periodo.
Credo che sia interessante adesso anche in ottica di trading dal momento che sta effettuando una correzione di pull back dopo un perentorio allungo rialzista.
Se disegna un reversal day rialzista sarebbe una preda in ottica mordi e fuggi.
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