Settimana molto volatile sui mercati finanziari, in particolare sul listino italiano, dove nell’arco di un paio di giorni si è assistito ad un forte ribasso (-2,77% giovedì) e ad un immediato violento rimbalzo (+3,41% venerdì).
La settimana entrante non sarà da meno, dal momento che venerdì a mercato italiano chiuso è giunta l’ennesima bocciatura da parte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s nei confronti dell’Italia ed è probabile che lunedì i mercati ne risentiranno.
Indubbiamente si tratta di un momento molto nervoso e confuso, che da un lato è manna per gli scalpers ed i daytraders ma dall’altro lato mette a dura prova chi predilige un approccio multiday al trading.
Inutile dire che in questi frangenti molto nervosi la prudenza e il rispetto delle regole di gestione del rischio (money management e stop loss) non sono mai troppi!
Dal punto di vista grafico, l’indice italiano Ftse Mib resta all’interno di una congestione di breve che si sta sviluppando all’interno di una tendenza di medio periodo al ribasso, come illustrato nell’immagine sottostante.
Dal punto di vista operativo sono da monitorare:
– la resistenza di 20.195 punti sopra la quale si aprirebbero le porte ad una accelerazione al rialzo;
– il supporto di 19.425 punti sotto il quale si aprirebbero le porte ad una ripresa della fase ribassista di medio periodo.
Se in Italia il mercato langue nell’indecisione e nel nervosismo, all’estero le cose vanno in modo diametralmente opposto.
L’indice S&P500 continua a veleggiare al rialzo ed a toccare nuovi massimi storici.
Dal punto di vista grafico e della forza relativa, è il mercato più forte.
Non se la passa male neanche il mercato tedesco, con l’indice Dax sui massimi storici.
Tornando all’analisi del listino italiano, sono da sottolineare i segnali di concreto risveglio delle small caps che iniziano a mostrare i muscoli, ossia rialzo dei prezzi abbinato a volumi in aumento.
Nelle ultime settimane alcuni lettori mi hanno “sgridato” affermando che mi concentro solo sui titoli in tendenza e non parlo mai dei titoli in potenziale fase di inversione di tendenza.
L’osservazione è corretta, per cui questa settimana voglio accontentarli e concentrerò la lista dei “sorvegliati speciali” sui titoli che presentano segnali di inversione a livello grafico accompagnati da volumi in aumento ad aumentare l’affidabilità operativa.
Alerion: rimbalzo con volumi elevati e poi congestione sui massimi del rialzo.
Se rompe il massimo di 3,04 € può mettere a segno un’accelerazione rialzista.
Cattolica: il pesante aumento di capitale è terminato ed il titolo non è più zavorrato.
Fari puntati sulla resistenza di 5,90 €.
Geox: il ribasso sembra alle spalle dopo l’inversione confermata dal “gap up” non richiuso e dai volumi elevati.
Se strappa il massimo, dovrebbe accelerare al rialzo.
Unica perplessità la presenza di molti livelli di resistenza tra 2,77 e 2,88 € che potrebbero rendere nervoso l’andamento dei prezzi dopo l’eventuale breakout.
Italcementi: doppio minimo e volumi.
Italmobiliare: congestione sui minimi che potrebbe rivelarsi una fase di accumulo dei prezzi.
Snai: congestione triangolare con minimi crescenti e massimi allineati in area di resistenza.
Sono tornati i volumi, a dimostrazione che è un titolo rientrato nelle attenzioni degli investitori.
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gab
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