La star della settimana è indubbiamente Mario Draghi, che con la sua mossa (quasi) a sorpresa dell’ulteriore sforbiciata ai tassi ha messo le ali ai mercati finanziari.
Gli asset che ne hanno immediatamente beneficiato sono stati i titoli del settore bancario, i titoli di stato (e le obbligazioni in generale) e l’Euro, che si è ulteriormente indebolito nei confronti delle altre valute.
Ftse Mib: fino all’ora delle parole di Draghi il nostro indice era ad un bivio tra rialzo e ribasso.
Dal punto di vista grafico, infatti, dopo la fase ribassista ed il successivo rimbalzo le quotazioni erano ingabbiate all’interno di una fase di congestione a contatto con la linea della tendenza ribassista.
Questa congestione poteva essere rotta tanto al ribasso (e sarebbe ripresa la fase ribassista) quanto al rialzo, come si è verificato.
Come possiamo osservare dal grafico sottostante, le mosse di Draghi hanno fatto svanire l’incertezza ed il mercato ha assunto una direzione chiara al rialzo.
L’impostazione di mercato torna quindi ad essere rialzista sia di breve che di medio periodo e non è una novità di poco conto.
Stessa impostazione grafica e stessa impostazione per gli altri indici europei, come il Dax e l’Eurostoxx, che è riportato nell’immagine sottostante.
Nonostante il dato sottotono dei “non farm payroll”, continua la corsa rialzista del mercato americano che rimane il migliore per tendenza e “forza relativa”.
S&P500
Interessante il sottostante grafico (mensile) del Nasdaq che mostra un indice non solo nettamente impostato al rialzo ma proiettato verso i massimi degli anni 2000, al tempo della bolla tecnologica.
Schema riassuntivo della tendenza di breve (daily) e di medio (weekly) periodo dei titoli del paniere Ftse Mib.
Titolo |
Weekly |
Daily |
A2a |
Down |
Up |
Atlantia |
Down |
Up |
Autogrill |
Down |
Up |
Azimut |
Down |
Up |
Banco Popolare |
Down |
Up |
Bca Mps |
Down |
Down |
Bper |
Down |
Up |
Bpm |
Up |
Up |
Buzzi Unicem |
Down |
Up |
Campari |
Down |
Up |
Cnh industrial |
Down |
Down |
Enel |
Down |
Up |
Enel green power |
Up |
Up |
Eni |
Down |
Up |
Exor |
Down |
Up |
Fiat |
Down |
Up |
Finmeccanica |
Up |
Up |
Generali |
Down |
Up |
Gtech |
Down |
Up |
Intesa Sanpaolo |
Up |
Up |
Luxottica |
Down |
Down |
Mediaset |
Down |
Up |
Mediobanca |
Down |
Up |
Mediolanum |
Down |
Up |
Moncler |
Down |
Up |
Pirelli |
Up |
Up |
Prysmian |
Down |
Down |
Saipem |
Down |
Down |
Salvatore Ferragamo |
Down |
Up |
Snam |
Up |
Up |
Stm |
Down |
Up |
Telecom Italia |
Up |
Down |
Tenaris |
Up |
Up |
Terna |
Down |
Up |
Tod’s |
Down |
Up |
Ubi banca |
Down |
Up |
Unicredit |
Down |
Up |
Unipolsai |
Down |
Up |
World Duty Free |
Down |
Up |
Yoox |
Down |
Up |
A chi volesse approfondire ed entrare nei dettagli del mio punto di vista sull’attuale situazione dei mercati finanziari, consiglio di guardare la registrazione della conferenza che ho svolto giovedì sera con la panoramica dei mercati, le migliori occasioni del momento e le analisi a richiesta de partecipanti.
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Ne approfitto per ricordare che la prossima video conferenza serale gratuita si svolgerà lunedì 15 Settembre.
In questo momento il settore caldo è quello delle banche.
Al suo interno i titoli migliori, sia dal punto di vista grafico che della “forza relativa”, mi sembrano Banca Intesa e Unicredit, che sono uno la fotocopia dell’altro.
Banca Intesa ha rotto con volumi in aumento l’area di congestione laterale.
Dal punto di vista operativo è saggio aspettare una correzione (pull back) oppure un consolidamento prima di entrare in acquisto sul titolo.
Stessa situazione e stesse implicazioni anche per Unicredit.
Attenzione però perché non tutti i titoli del settore delle banche hanno generato un segnale rialzista!
Anche se magari la percezione può essere diversa, anche in questo contesto euforico il mercato si dimostra selettivo e non premia indiscriminatamente tutte le banche.
Alcuni istituti infatti sono rimasti al palo e senza volumi, come ad esempio UnipolSai.
Tra i titoli del paniere Ftse Mib merita una citazione Snam, che rompe al rialzo un’importante area di resistenza.
L’importanza di quest’area è dettata sia dal fatto che si tratta di un livello già testato tre volte in passato sia dal fatto che costituisce il massimo storico del titolo.
A livello grafico il titolo ha generato un segnale di ingresso, anche se resto perplesso di fronte ai bassi volumi.
In genere rotture di livelli così importanti devono essere sostenute da volumi elevati per essere considerate affidabili.
Da segnalare anche due titoli in congestione stretta e in potenziale fase di inversione di tendenza.
Yoox: congestione stretta in atto.
Una rottura al rialzo, in assenza di “gap up”, potrebbe essere sfruttata per un mordi e fuggi.
Gtech: congestione stretta in atto.
Una rottura al rialzo, in assenza di “gap up”, potrebbe essere sfruttata per un mordi e fuggi.
Tra le small caps segnalerei:
Acea: continua la fase laterale.
Il titolo mostrerebbe un segnale rialzista solo in caso di rottura rialzista della resistenza di area 10,51 €.
Anima Holding: segnalo che il titolo si sta portando sui massimi della quotazione.
Qualora dovesse romperli con volumi elevati potrebbe accelerare al rialzo.
Personalmente, a livello grafico preferisco Azimut ma ve la segnalo ugualmente, poi ognuno per sè e Dio con tutti…
Ei Tower: segnalata nei giorni scorsi, rompe al rialzo con volumi elevati la fase di congestione e genera un segnale di ingresso.
La Doria: corregge dopo l’allungo rialzista.
Dovesse ripartire al rialzo con volumi in aumento potrebbe essere una preda interessante.
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