Settimana pesante sui mercati finanziari a causa delle parole di Draghi che non hanno convinto gli operatori.
Fino ad ora Draghi è stato abilissimo nella comunicazione ma la mia impressione è che il mercato stia iniziando a sentire puzza di bluff e si stia rendendo conto che difficilmente ci sarà un QE europeo.
Per fortuna però dall’America è giunto un raggio di sole…
La notizia positiva è che l’indice americano S&P500 ha retto alla prova del nove, ossia alla tenuta del supporto dinamico che accompagna la tendenza rialzista di fondo.
Al di là dell’aspetto grafico, è stato positivo il dato dei “non farm payroll” che ha dimostrato come l’economia americana sia in una fase di buona crescita.
Le note dolenti sono tutte in Europa, dove gli indici dimostrano tutta la loro debolezza sia di breve che di medio periodo.
Sull’indice Ftse Mib si è delinato un concreto segnale ribassista.
In un contesto già debole e con i massimi decrescenti, i prezzi hanno rotto al ribasso il minimo relativo precedente disegnando una barra ad “ampio range” con volumi in aumento.
Spero di sbagliarmi ma temo che la fase ribassista del nostro indice non si sia esaurita con la seduta di giovedì scorso.
Schema riassuntivo della tendenza di breve (daily) e di medio (weekly) periodo dei titoli del paniere Ftse Mib.
Titolo |
Weekly |
Daily |
A2a |
Down |
Down |
Atlantia |
Down |
Down |
Autogrill |
Down |
Down |
Azimut |
Up |
Down |
Banco Popolare |
Down |
Down |
Bca Mps |
Down |
Down |
Bper |
Down |
Down |
Bpm |
Up |
Up |
Buzzi Unicem |
Down |
Down |
Campari |
Down |
Down |
Cnh industrial |
Down |
Down |
Enel |
Down |
Down |
Enel green power |
Up |
Down |
Eni |
Down |
Down |
Exor |
Down |
Down |
Fiat |
Down |
Down |
Finmeccanica |
Up |
Down |
Generali |
Down |
Up |
Gtech |
Down |
Up |
Intesa Sanpaolo |
Up |
Down |
Luxottica |
Down |
Down |
Mediaset |
Down |
Down |
Mediobanca |
Down |
Up |
Mediolanum |
Down |
Down |
Moncler |
Down |
Down |
Pirelli |
Down |
Down |
Prysmian |
Down |
Down |
Saipem |
Down |
Down |
Salvatore Ferragamo |
Down |
Down |
Snam |
Up |
Down |
Stm |
Down |
Down |
Telecom Italia |
Up |
Up |
Tenaris |
Up |
Down |
Terna |
Down |
Down |
Tod’s |
Down |
Down |
Ubi banca |
Down |
Up |
Unicredit |
Down |
Down |
Unipolsai |
Down |
Down |
World Duty Free |
Down |
Down |
Yoox |
Down |
Down |
Molti i titoli che in settimana hanno mostrato segnali evidenti di debolezza, tra di loro citerei Banca Intesa, Unicredit, Bper, Finmeccanica, Enel e Tenaris.
Banca Intesa rompe al ribasso il minimo relativo precedente con una “long black ad ampio range” e volumi in aumento.
Non riporto il grafico di Unicredit ma è la fotocopia.
Enel conferma la fase ribassista in atto rompendo il minimo precedente con volumi in aumento.
Finmeccanica non solo non riesce a superare il massimo relativo precedente, ma rompe anche il minimo relativo precedente con volumi in aumento.
Mentre il breve è al ribasso, il medio periodo resta rialzista.
Vedremo se in area 7 €, ossia a contatto con il supporto dinamico, torneranno a farsi vivi i compratori.
Tenaris non riesce a sfondare l’importante livello di resistenza di medio periodo e ingrana la retromarcia.
Graficamente il titolo rientra nella fase di congestione di medio e lungo periodo.
Segnali positivi sul titolo solo sopra i 18,30 €.
Molti i titoli che si trovano in bilico su importanti livelli di supporto che, se rotti al ribasso, darebbero vita ad una acceleazione dei prezzi verso valle.
Tra questi titoli segnalerei le utility A2a ed Acea, Eni, Brembo e De Longhi.
A2a
Acea
Eni
Brembo
De Longhi
In questo momento sono pochi i titoli ancora impostati al rialzo e che potrebbero generare segnali di acquisto, tra essi citerei:
FNM: si tratta di un titolo poco liquido e quindi pericoloso per chi non è esperto (da trattare con dosi omeopatiche e prudenza) ma graficamente sta disegnando una congestione stretta in un contesto di fondo fondamentalmente rialzista.
Una rottura al rialzo dell’area di resistenza, se accompagnata da volumi in aumento, sarebbe da intendere come un segnale rialzista in ottica di trading veloce.
Banca Ifis: congestione nei pressi dei massimi storici.
Dovesse rompere al rialzo con volumi in aumento, andrebbe a generare un segnale di acquisto.
Del Clima: gira e rigira è sempre lì sui massimi storici.
Anche in questo caso una rottura rialzista sarebbe da interpretare come un nuovo segnale di ingresso sul titolo.
Infine inserirei Fincantieri nelle lista dei titoli da monitorare da bordo campo.
I numeri della società non mi piacciono, come non mi piace l’assenza di dividendo, ma negli ultimi giorni il titolo è salito in controtendenza rispetto all’intero mercato.
Mentre il mercato scendeva di peso, Fincantieri è salita con volumi in leggero aumento.
Non si tratta ancora di un concreto segnale di inversione ma indubbiamente si tratta di un inaspettato segnale di forza da parte del titolo, che merita di essere monitorato.
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gab
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