Il 2022 è iniziato da poche ore e, come da tradizione su questo sito si rinnova l’occasione per riprendere in mano la strategia Dogs of the Dow, ossia “i cani dell’indice Dow Jones”, che è un metodo -diffuso da Michael O’Higgin- tanto datato (risale agli anni 30) quanto conosciuto per selezionare i titoli di Wall street con le maggiori probabilità di guadagnare e di sovraperformare l’indice per l’anno in corso.
La fama di questa strategia è dettata sia dalla semplicità di replica che dai discreti risultati generati nel passato.
La strategia è semplice e sintetica:
-l’ultimo giorno dell’anno si rapporta il prezzo di ogni titolo azionario del paniere Dow Jones con il relativo dividendo staccato, in modo tale da calcolare il “dividend yield” offerto da ciascuna società;
-elencare in ordine decrescente (dal maggiore al minore) i valori del rapporto dividendo-prezzo, ossia del dividend yield;
-acquistare i primi dieci titoli della classifica in modo equipesato, ossia assegnando lo stesso ammontare monetario ad ogni titolo.
La logica di questa strategia è quella di selezionare, all’interno del paniere Dow Jones, i titoli che esprimono il maggiore valore “dividend yield” e che si presuppone possano essere quelli maggiormente sottovalutati e quindi in grado di sovraperformare il mercato nel corso dell’anno.
Anche la gestione della posizione è semplice, dal momento che i titoli devono essere mantenuti ininterrottamente in portafoglio un anno intero, quindi fino al 31 Dicembre 2022, e senza alcun tipo di stop loss (anche se personalmente ritengo che sia saggio adottare strategie di copertura del portafoglio nei momenti in cui sul mercato azionario c’è tempesta e mare mosso).
A fine anno si effettuerà nuovamente il conteggio dei rendimenti, si stilerà la nuova classifica e si procederà con le modifiche del portafoglio, ossia vendendo i titoli che sono usciti dalla graduatoria e contemporaneamente acquistando quelli che vi sono entrati.
Per chi è curioso dei risultati ottenuti da questa strategia nel corso 2021, la performance dei “cani del Dow” è stata positiva (+11,05%) ma ha sottoperformato l’indice Dow Jones che ha realizzato una performance positiva del 16,30%, come illustrato nella tabella sottostante.
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L’elenco dei 10 titoli che compongono il portafoglio “Dogs of the Dow” per l’anno 2022 è:
Per gli investitori meno capitalizzati, o che comunque desiderano concentrare il portafoglio su un numero inferiore di titoli, esiste una versione con un paniere ridotta, chiamata “small dogs of the Dow” che per il 2022 prevede le seguenti azioni:
Personalmente ritengo che la strategia “Dogs of the Dow” non sia da interpretare alla lettera ed in modo fideistico: credo infatti che questo metodo rappresenti solamente un interessante criterio di selezione tra le azioni a maggiore capitalizzazione per individuare in modo veloce e oggettivo i titoli che potrebbero essere sottovalutati e che potrebbero staccare un buon dividendo in termini percentuali (ammesso e non concesso che il dividendo non diminuisca nel corso del 2022).
La scelta del momento propizio (timing) per inserire il titolo in portafoglio però la demanderei all’analisi tecnica e quindi allo studio della tendenza e della Forza Relativa.
Per chi fosse interessato a valutare l’applicazione di questa strategia, consiglio di prestare attenzione a due criticità: la doppia tassazione sui dividendi esteri e il rischio cambio valutario (Euro-Dollaro Usa).
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Buon investing!
Gabriele
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