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Corso gratuito “Investire con le opzioni” – 5^ lezione

Call e Put: due facce della stessa medaglia

Dopo aver illustrato nelle prime lezioni le caratteristiche base delle opzioni Call e Put, è il momento di iniziare ad entrare nei dettagli e di descrivere le prime semplici strategie composte da una sola opzione.
Procediamo con ordine e iniziamo dall’acquisto di una opzione Call.

Vi ricordo che il possessore delle opzioni Call ha il diritto di acquistare un determinato sottostante in quantità determinata ad un determinato prezzo (strike price) entro una determinata scadenza, dietro il pagamento di un premio.
Disegnando il diagramma profitto-perdita dell’acquisto di una opzione Call, otterremo:

5lezioneopzioni01Fonte Borsa Italiana

Da questo grafico risulta evidente come la perdita massima di questa operazione (acquisto di una opzione Call) coincida con il premio pagato, per cui è possibile affermare che questa strategia presenta uno stop loss implicito incorporato (che appunto coincide con il premio pagato).
Questa strategia presenta quindi una gestione del rischio deterministica, ossia è impossibile perdere una cifra superiore a quella del premio pagato per l’acquisto dell’opzione Call.
In altre parole la perdita massima è limitata al prezzo di acquisto dell’opzione.
Al tempo stesso però l’opzione Call lascia “aperto” il lato rialzista (long) dell’operazione e questo significa che, all’aumentare del prezzo del sottostante, aumenta di conseguenza anche il valore dell’opzione Call.
Non c’è quindi un tetto ai profitti che possono essere potenzialmente illimitati.
Possiamo quindi concludere che l’acquisto di una opzione Call presenta un rischio massimo determinato a priori (acquisto del premio) e un potenziale guadagno illimitato.

 

Passiamo adesso alla descrizione dell’acquisto di una opzione Put.
Presentiamo anche in questo caso il diagramma profitto-perdita della strategia che prevede l’acquisto di una opzione Put:

5lezioneopzioni02Fonte Borsa Italiana

Anche in questo caso, la massima perdita coincide con il premio pagato con l’acquisto dell’opzione Put e quindi possiamo affermare che anche questa strategia prevede uno stop loss implicito e determinato fin dall’apertura della posizione.
Al tempo stesso, anche in questa fattispecie viene lasciata aperta una strada che è quella del lato ribassista (short).
Attenzione però perchè in questa strategia il lato short non è mai illimitato ma sempre limitato, dal momento che un titolo al massimo scende a zero (in caso di fallimento) e non può assumere una quotazione negativa.
Da questa considerazione ne consegue che anche il massimo guadagno teorico è limitato.
Quindi nel caso di acquisto di una opzione Put sia la perdita che il guadagno sono limitati.

 

Dalla descrizione di queste due semplici strategie è emersa la prima caratteristica delle opzioni, che consiste nel rendere certa e limitata la perdita massima.
Limitare le perdite non è un vantaggio da poco quando si parla di trading, dal momento che la prima regola di un investitore saggio è quella di gestire il rischio di una singola operazione oppure di portafoglio.

E’ interessante a questo punto ricorrere ad un esempio per illustare meglio il concetto di protezione di una posizione tramite le opzioni.

Ipotizziamo un portafoglio costituito da un solo titolo azionario acquistato in quantità di 100 azioni.
Se esistesse un’opzione Put che controllasse esattamente la stessa quantità di titoli (100) potremmo acquistarla per proteggere il portafoglio da improvvisi ribassi dei prezzi.
Possiamo disegnare il profilo di questa strategia di protezione ricorrendo ad un diagramma profitto-perdita che ormai inizia ad esserci familiare:

5lezioneopzioni03E’ importante comprendere a fondo la logica di questo diagramma perchè tornerà utile anche nel corso delle prossime lezioni.
In verde tratteggiato è rappresentato il sottostante (ad esempio una azione) acquistato a 10 (punto verde).
In blu tratteggiato è invece rappresentato l’acquisto di una opzione Put con strike price uguale a 10.
Invece la linea continua rossa rappresenta la “combinazione” e i mix delle due linee precedenti.

In questo modo abbiamo rappresentato una strategia che prevedeva l’acquisto di una certa quantità di azioni (sottostante) e contemporaneamente dell’opzione Put a protezione.
Implementando questa strategia un investitore non potrebbe mai perdere più del premio pagato per l’acquisto dell’opzione Put che di fatto diventa lo stop loss dell’operazione!

Ipotizziamo adesso che il sottostante crolli e scenda a 7 o 8 euro…
La strategia implementata vedrà deprezzarsi l’azione acquistata (seguendo la linea tratteggiata verde) ma al tempo stesso aumenterà il valore dell’opzione Put che abbiamo acquistato a protezione della posizione (che seguirà invece la linea tratteggiata blu).
In questo modo il guadagno dell’opzione Put compensa il ribasso del valore del sottostante.
Se, nel caso contrario, il sottostante aumentasse di prezzo, la strategia nel suo complesso sarebbe in perdita fino al punto rosso (detto punto di pareggio o di break-even) individuato sul diagramma precedente e pari al prezzo pagato per l’azione maggiorato del premio speso per l’acquisto dell’opzione Put di protezione.
Dal punto rosso in poi l’operazione volgerebbe in guadagno.

Questa prima semplice strategia si chiama Protective Put e funziona come stop loss per proteggere una posizione rialzista.
Questa strategia è implementabile sia su un singolo titolo che su un intero portafoglio.

Ai più sagaci non sarà sfuggito che il profilo di questa strategia (acquisto del sottostante e contemporaneo acquisto dell’opzione Put) equivale in tutto e per tutto a quello dell’acquisto di una opzione Call (confrontate il profilo rosso della figura sovrastante con il diagramma che rappresenta l’acquistodi una opzione Call).
Questo risultato è la dimostrazione della duttilità, versatilità e flessibilità delle opzioni.
Approfondiremo questo concetto nel corso delle prossime lezioni e vedrete come non sarà infrequente che un’operazione nata in una direzione possa essere modificata e trasformata in corso d’opera in una strategia completamente differente.

 

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gab

 

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