Nuovo Btp Italia 2024: siamo sicuri che sia un affare ?

Da lunedì 17 fino a mercoledì 19 ottobre sarà possibile sottoscrivere per i privati investitori il nuovo Btp Italia 2024, mentre la mattina di giovedì 20 ottobre sarà riservata alla sottoscrizione da parte degli investitori istituzionali.

Anche se improbabile, attenzione perché la sottoscrizione potrebbe essere chiusa in anticipo, qualora l’importo massimo in emissione verrà coperto prima di mercoledì.

 

 

Prima di ragionare se conviene sottoscriverlo, è necessario che un risparmiatore conosca nel dettaglio le caratteristiche di questo nuovo Btp Italia emesso dallo stato italiano:

 

– È indicizzato all’inflazione italiana misurata sulla base dell’indice Istat FOI (indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati con esclusione dei tabacchi);

 

– Il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito è pari a 0,35% annuo;

 

– La cedola è pagata con frequenza semestrale ed è a tasso fisso, ma calcolata sul capitale rivalutato all’inflazione del semestre di riferimento.

Nel dettaglio, la cedola è calcolata moltiplicando il tasso cedolare semestrale reale fisso (Tasso cedolare reale annuo definitivo/2) per il capitale rivalutato;

 

– In caso di deflazione, le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito ed è garantito il rendimento minimo pari al tasso cedolare reale semestrale fisso;

 

– Ogni sei mesi, congiuntamente al pagamento della cedola, si recupera anche l’inflazione grazie alla rivalutazione del capitale.

La rivalutazione del capitale viene quindi corrisposta, su base semestrale, unitamente al pagamento della cedola.

Entrando nel dettaglio, in caso di deflazione nel semestre non vi è ovviamente alcun addebito in capo all’investitore.

Invece in caso di inflazione nei semestri successivi, la rivalutazione del capitale avverrà solo qualora l’indice torni a superare il livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.

 

– A scadenza, il capitale è rimborsato in un’unica soluzione a 100;

 

–  A scadenza (salvo default dell’emittente), in caso di deflazione è garantito il rimborso del capitale nominale (100);

 

– La durata di questa emissione è di 8 anni ed la scadenza è prevista il giorno 24 ottobre 2024.

 

– Nei giorni di sottoscrizione, il prezzo di acquisto è 100;

 

– Se si acquista in emissione non si pagano commissioni.

In realtà la commissione sarà pagata dal Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) all’intermediario ed ammonta al 3xmille;

 

– Per acquistare il titolo occorre immettere direttamente l’ordine a mercato senza limite di prezzo o con limite di prezzo uguale al prezzo di emissione (100).

In pratica, oltre che allo sportello della banca, l’acquisto può avvenire direttamente on-line, attraverso qualsiasi sistema di home banking durante i giorni del periodo di collocamento.

Se non hai mai acquistato un titolo di stato in fase di emissione attraverso l’home banking oppure se hai dei dubbi, può esserti utile consultare questo video che ho registrato ad hoc https://www.youtube.com/watch?v=VCOIaZjjz-4

– L’orario di contrattazione sarà dalle 9,00 alle 17,30 e non è prevista la fase di asta di apertura;

 

– Il mercato di quotazione sarà il MOT di Borsa Italiana;

 

– Il codice isin è IT0005217762;

 

– Il taglio minimo è di 1.000 € e si possono quindi acquistare multipli di 1.000 €;

 

– La tassazione, come per tutti i titoli di stato, ammonta al 12,5% che risulta essere nettamente inferiore rispetto agli altri prodotti finanziari tassati al 26%;

 

– Se si acquista in sottoscrizione e si mantiene in portafoglio ininterrottamente fino a scadenza è previsto un “premio fedeltà” che ammonta al 4 per mille lordo sul valore nominale (non rivalutato) dell’investimento.

 

 

A questo punto la domanda che sorge spontanea è: conviene sottoscrivere?

Personalmente ritengo che il rendimento minimo garantito non sia particolarmente sexy ed allettante (anche se venisse aumentato allo 0,40%): considerate che lo 0,35% è lordo e deve essere decurtarlo del 12,5% dell’imposta di capital gain e dello 0,20% dell’imposta di bollo per cui rimane un misero 0,1062%.

A queste condizioni la sottoscrizione di questo nuovo Btp Italia, come il Btp 2067 emesso nei giorni scorsi, è un affare solo per lo Stato Italiano.

Volendo è possibile valutare di monetizzare i guadagni su qualche BTP con scadenza breve e rendimento nullo (o negativo) per riposizionarsi su questa nuova emissione ma, come potete osservare, si tratta di rosicare qualche briciola.

 

Per chi punta ad acquistare il titolo ed a mantenerlo nel cassetto fino a scadenza (verificare che la scadenza del 2024 sia compatibile con la propria ottica temporale e che il denaro non serva prima della naturale scadenza), il Btp Italia potrebbe anche essere una soluzione da valutare per la porzione di portafoglio destinata alla conservazione del capitale in ottica di medio-lungo periodo, dal momento che offre copertura dall’inflazione italiana.

Attualmente l’inflazione italiana è decisamente ristretta (per usare un eufemismo) ma le attuali manovre monetarie della BCE sono volte a cercare di aumentarne il valore nel corso dei prossimi mesi per cui, in caso di successo dell’operato di Draghi, il rendimento di questo prodotto finanziario ne trarrebbe giovamento.

 

 

 

INVESTIRE CON GLI ETF E GLI ETC

Impara a costruire un portafoglio profittevole ed a basso rischio

 

corsoETF ETC online 300x250

 

 

© Riproduzione parziale o totale concessa con espressa citazione della fonte

 

 

I miei prossimi eventi gratuiti

-Lunedì 7 novembre – Video conferenza: Panoramica dei mercati e migliori occasioni del momento

 

 

Buon trading

Gabriele